#02 LA COSA: il fischietto

La stazione di Lanzo Torinese, nel periodo industriale, ha visto la storia di generazioni di pendolari che ogni giorno lasciavano le proprie valli per andare a lavorare nelle fabbriche di Torino. Quotidianamente sirene e campanelli scandivano il ritmo del loro lavoro come puntualmente il fischio del capotreno li accompagnava all'inizio e alla fine della loro giornata. Per questo motivo ho scelto di presentarvi come "cosa" un fischietto, uno degli oggetti che identifica la figura del capotreno e che ancora oggi viene utilizzato per mantenere viva una tradizione...


Non c'è molto da dire sulla struttura semplice di questa "cosa", uno scatolato metallico modellato per deviare l'aria soffiatagli all'interno e generare un suono acuto utilizzato come richiamare l'attenzione di qualcuno eppure, nella sua essenzialità, il fischio porta con se sentimenti ed emozioni; il fischio di una nave o di un treno può significare un'addio oppure la paura e l'entusiasmo dell'inizio di un viaggio verso qualcosa di nuovo. Il fischio può rievocare ricordi nascosti negli strati più profondi della memoria e allora ecco che il fischietto diventa quella "cosa" che mantiene viva la memoria.

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